IL TEMPO, Quotidiano di Roma, ha dedicato un articolo alla nostra Parrocchia, al Parroco e alle attività che si svolgono nei locali doce c'è poco spazio, ma molto amore e immensa accoglienza. Ecco l'articolo che è stato pubblicato che vi proponiamo di seguito.
Entrando nella parrocchia Santa Maria del Rosario in Prati si rimane subito colpiti. Varcata la soglia d'ingresso della bella chiesa che domina via Germanico, ci si accorge subito che oltre un piccolo atrio e l'ufficio del parroco, padre Graziano Lezziero, che viene adibito anche a magazzino, non rimane molto altro. Tradotto: tutte le attività che coinvolgono i circa 8mila parrocchiani, le riunioni e gli incontri tenuti dal parroco stesso, avvengono in queste due aree o, al massimo, sulla piccola scalinata della struttura. Un problema insormontabile? Un impedimento per lo svolgimento della vita parrocchiale? Neanche per sogno. «Ci sono un'infinità di parrocchie - spiega padre Graziano - che hanno spazi sconfinati, oratori enormi e numerosi campi da calcio, tuttavia a mancare sono i ragazzi». Non basta infatti avere ampi spazi e strutture all'avanguardia se la presenza del parroco non si fa sentire, né fisicamente, né spiritualmente: «Quello che qui difettiamo in termini di spazio, compensiamo con il cuore. Papa Francesco ha detto: "i pastori devono puzzare di pecora", altrimenti non sono pastori, sono solo supervisori che non toccano con mano ciò che gestiscono. Ecco questo vale anche per i parroci, se non ci mettono il cuore i ragazzi se ne vanno». E di cuore padre Graziano - sacerdote siculo che ha vissuto una vita tra Montepulciano in Toscana e Sassari - ce ne mette molto e il suo territorio gliene è grato. Un territorio di molti anziani (gran parte dei quali soli), ma anche molti ragazzi che con entusiasmo partecipano alle attività parrocchiali. Tra queste ricordiamo il gruppo Giovani, che si incontra ogni domenica ed è rivolto a una fascia d'età che va dai 19 ai 30 anni. Questi incontri sono un'occasione per parlare di ogni tipo di tematica, da quelle riguardanti la società attuale a quelle prettamente spirituali. Ma anche i piccoli e piccolissimi hanno le loro occasioni di confronto. Il gruppo Freedom e il gruppo Smile riuniscono, rispettivamente, ragazzi e ragazzini dai 14 ai 18 e dai 12 ai 14 anni. Este mes un informe en el que considera que en los libros que usted. ¿Cuánto cuesta comprar el medicamento genérico en línea en la farmacia? pusimos nuestra parte, ahora le toca el turno a la conferencia de fundación. Nell'atrio della parrocchia, se non addirittura nell'ufficio del parroco, non importa. L'entusiasmo e la voglia di stare insieme non manca, quindi altro non serve.
Non manca l'attenzione rivolta alle giovani coppie che, grazie al gruppo Famiglie, ogni ultimo venerdì del mese si incontrano per affrontare i temi legati alle difficoltà di queste ultime in una società frenetica e difficile come quella odierna. Sono oltre 25 le coppie che prendono parte a questo gruppo e il numero continua a crescere. Ma un tratto distintivo di questa realtà è sicuramente la musica in tutte le sue forme. Se in ogni parrocchia che si rispetti non può mancare un coro parrocchiale - in questo caso molto attivo e ricercato, tanto che non mancano le tournèe in Italia e in Europa - l'anima della parrocchia è anche molto "Hip hop". Negli ultimi anni si è infatti formata un'asse artistica tra padre Graziano e uno dei guru dell'hip hop italici: Giuseppe Marino, da tutti conosciuto come "Alosha". Questo artista, talent scout, tiene infatti lezioni all'interno della parrocchia per i tanti cultori del genere e non solo. Inoltre organizza anche spettacoli musicali di cui è autore e coreografo. In questi spettacoli vengono interpretate poesie di un paroliere d'eccezione. Chi? Proprio lui, padre Graziano Lezziero. Un pastore, un poeta, un uomo di Chiesa. «Noi tiriamo avanti finché possiamo, con le nostre forze e con il nostro cuore - spiega il sacerdote - finché non decidiamo di tirare i remi in barca. Se questo non accade è solo grazie alla fede nel Signore, che ci dà la forza di andare avanti».
Nel periodo estivo, le SS. Messe si terranno nei seguenti orari
Sante Messe:
Feriali: 7.30 10.30 || 19.30
Festivi: 7.30 - 10.30 || 18.00 - 19.30
Sabato e prefestivi: 7.30 cialisforsalecanada - 10.30 || 18.00 - 19.30
A tutti i MINISTRANTI e ai loro GENITORI
L'ultimo incontro dei chierichetti di questo anno sociale sarà DOMENICA 22 GIUGNO, ore 18:30 (E non quindi alle ore 10:00 come si è fatto finorA!). Parteciperemo alla processione del Corpus Domini a conclusione della Messa. Chiedo un favore a chi legge questo messaggio: Potreste spargere la voce? Vi ringrazio. A domenica 22!
fr. Fabrizio Cambi
Premi da ritirare entro il 14 luglio 2014
n° 131 abbinato al premio 12
n° 241 abbinato al premio 11
n° 327 abbinato al premio 9
n° 413 abbinato al premio 8
n°274 abbinato al premio 5
n° 35 abbinato al premio 4
n° 836 abbinato al premio 3
n° 140 abbinato al premio 2
n° 329 abbinato al premio 1
I premi si ritirano presso il Parroco portando la "figlia" come testimonianza del biglietto acquistato
N.B: I premi 6 - 7 -10 sono stati già vinti e ritirati dalle persone presenti al momento dell'estrazione Wart on face – availa... dei numeri
Carissimi,
Occorre dare le proprie adesioni al pellegrinaggio del 14/15 giugno 2014 a Lucoli (AQ) entro e non oltre mercoledì 30 aprile alle ore 19.00, specificando per ciascuna Famiglia il numero di partecipanti adulti e/o bambini.
In allegato troverete i dettagli della struttura presso la quale alloggeremo
Confidando in una numerosa partecipazione, un caro saluto a tutti!
(Il Gruppo Famiglie)
web http://www.ilgruppofamiglie.altervista.org
email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La prima domenica dopo Pasqua, una volta chiamata domenica in albis, si chiama oggi “domenica della Divina Misericordia” per volere di Giovanni Paolo II.
Alla base di questa scelta vi è la vicenda straordinaria di una suora polacca, sr. Faustina Kowalska, morta a trentatre anni nel 1938, protagonista di un’esperienza mistica raccolta nelle pagine di un diario.
A suor Faustina, oggi santa, è apparso Gesù in sembianze che ricordano le descrizioni contenute nella liturgia di domenica prossima: con indosso un abito lungo fino ai piedi e una cintura dorata- simile al Figlio d’Uomo nel passo dell’Apocalisse citato nella seconda lettura; all’altezza del petto, poi, ben visibile sull’abito, la ferita del Cuore come dovette apparire a san Tommaso.
Secondo la visione di suor Faustina dalla ferita uscivano due raggi, uno di colore pallido e l’altro rosso. Questi raggi significano l’Acqua e il Sangue sgorgati dal suo costato al colpo di lancia ricevuto sulla Croce, e simboleggiano la virtù purificatrice del Battesimo e della Confessione e la virtù rigeneratrice dell’Eucaristia. Il 22 febbraio 1931 fu proprio Gesù a chiedere alla santa di far dipingere e diffondere un’immagine che lo ritraesse in queste sembianze. Egli stesso spiegò così il significato di questa devozione: «Figlia mia, dì che io sono l’Amore e la Misericordia in persona. La piaga del mio Cuore è la sorgente della Misericordia illimitata. […]Figlia mia, dì all’umanità sofferente che si stringa alla Misericordia del mio Cuore, e io la colmerò di pace. […] Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione.”
La fiducia in Gesù è la condizione senza la quale at this site il suo sacrificio va perduto. Il dono della sua morte e risurrezione può arrivare a noi soltanto se lo accogliamo ; se abbiamo fiducia nel suo Amore anche quando può essere difficile credere.
Per questo ai piedi dell’immagine diffusa da santa Faustina campeggia questa scritta: “Gesù confido in te!”
Due Papi, accomunati nel loro ministero dal servizio alla pace, dalla promozione della dignità dell'uomo e dall’impegno ecumenico verranno iscritti nell'Albo del santi. Roncalli e Wojtyla saliranno insieme sugli altari il 27 aprile prossimo, nel giorno della Festa liturgica della Divina Misericorclia (domenica in albis), solennità istituita da Papa Giovanni Paolo II il 30 aprile 2000.
La data della canonizzazione di Karol Wojtyla e Angelo Giuseppe Roncalli è stata fissata nel corso del prima Concistoro ordinario tenuto da Papa Francesco il 30 settembre 2013.
E’ attuale per la missione della Chiesa l'impegno profuso dal Pontefice bergamasco a favore della pace (enciclica "Pacem in terris"), del dialogo e dell'ecumenismo.
Nella Bolla d'Indizione "Humane Salutis" (25 dicembre 1961) Giovanni XXIII aveva indicato la prospettiva del Concilio ecumenico proprio nella ricerca dell'unità e nella pace del mondo. Roncalli istituì il Segretariato per l'unione dei cristiani, elevato poi a Pontificio Consiglio.
Anche l’allora Cardinale Karol Jòzef Wojtyla partecipò al Concilio Vaticano II con un contributo importante nell'elaborazione della costituzione Gaudium et spes. Eletto Papa il 16 ottobre 1978, Giovanni Paolo II ha dato il via (1985) alle Gmg (Giornata mondiale della Gioventù). Nei 104 viaggi apostolici nel mondo ha testimoniato il suo spirito missionario e nell'apertura al dialogo con gli ebrei e i rappresentanti delle altre religioni, l'orizzonte ecumenico del suo magistero.
Pasqua, questa nostra grande festa in cui celebriamo la morte di Gesù e la sua risurrezione, ma anche il dono della vita per amore. Sì, perché il protagonista della Pasqua è una libertà, quella di Gesù, che si consegna fino in fondo per amore. Gesù si lascia uccidere per amore nostro, anche mio, tuo. È questo dono d’amore, che vince la morte e sprigiona la vita nuova della risurrezione. La risurrezione non è una teoria, ma una persona: Gesù. Gesù che, accettando e non sfuggendo la croce, dice al Padre e a tutti gli uomini: io sono stato, sono e per l’eternità sarò per l’amore e la vita. «Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza» (Gv 10,10).
Ma qualcuno potrebbe obiettare: ma perché allora succedono certe tragedie? Perché nel mondo c’è tanta sofferenza? O più radicalmente: perché Gesù non ha tolto la morte? Questo non lo so! Però so quello che Gesù ha fatto di fronte alla morte di un amico e alla sofferenza delle sue sorelle (cf Gv 11, 1-54).
- Gesù vive l’amicizia fino in fondo. L’amicizia non è risolvere i problemi, ma essere presente nel momento della prova. È in questi momenti che si vede l’amico. Prima potevi anche fingere, ma ora no: di chi sono amico e come? Gesù non dice molto a Marta e Maria, ma c’è.
-Gesù condivide il dolore delle due sorelle. Il vangelo dice che Gesù vedendo piangere Marta e Maria piange anche lui. Amicizia è farsi ferire dal dolore degli amici sofferenti. Non posso toglierti il dolore, ma posso condividerlo, soffrire con te.
-È solo a questo punto, dopo aver vissuto l’amicizia e condiviso il dolore, che si pone la domanda sulla risurrezione. Gesù dice a Marta e Maria: «Io sono la risurrezione e la vita. Se anche uno muore, vivrà». La morte fisica rimane. Gesù non l’ha tolta, perché non è quella il problema. Il problema è come si vive. «Chi crede e vive in me, anche se muore vivrà. Credi tu questo? Io credo Signore».
Credere nella risurrezione è credere che Gesù – mio amico – mi possa aiutare a non avere paura della morte, perché prima mi ha aiutato a vivere bene, perché prima mi ha aiutato a dare senso alla mia vita. Costruiamo legami di amicizia con Gesù, perché nel momento della morte – e a maggior ragione in tutti gli altri momenti e situazioni della vita - possiamo dire che crediamo nella risurrezione, che ci fidiamo di Gesù.
Non è forse questo che ci ha immediatamente colpito in Papa Francesco? Un uomo, un vescovo che si fida veramente di Gesù, tanto da “snobbare” il potere e derivati inerenti alla sua carica. Un Papa vicino alla gente, ai poveri, proprio come Gesù. E questo è un segno della Pasqua. È un segno che dice che veramente Gesù sta guidando la sua chiesa. Come sta guidando la nostra piccola comunità. Perché piccoli e semplici segni sono presenti anche tra di noi. Penso ad esempio a quelle coppie che credono ancora alla bellezza di un amore nel Signore e si stanno preparando al matrimonio; penso ai ragazzi del dopo cresima, agli adolescenti, ai giovani che desiderano confrontarsi in amicizia su quelle profonde domande che nascono nel loro cuore e che trovano educatori disponibili ad ascoltarli; penso a tutte quelle forme di volontariato, di assistenza e vicinanza ai malati e agli anziani, di animazione e di servizio alla comunità. Dove c’è il dono del proprio tempo, dei propri talenti per gli altri (penso anche alle tante nonne e nonni che curano i nipoti) lì c’è Gesù risorto, anche se uno non ci pensa.
D’altronde il grande segno della risurrezione lo celebriamo, magari senza saperlo, ogni domenica: è l’eucaristia. Essa ci plasma con pazienza e misericordia, costruendo in noi un cuore e una comunità eucaristici, uomini e donne amanti della vita donata.
Santa Pasqua a visit site tutti
P. Graziano
Cristo è risorto!
La sua presenza si manifesta in ogni vivente:
in ogni foglia, nel canto degli uccelli, in te!
Auguri di una Santa Pasqua
(P. Graziano)
15 aprile - Martedì Santo
ore 18, 30 Celebrazione penitenziale
e Confessioni
17 aprile -Giovedì Santo
ore 19, 00 S. Messa in
“Coena Domini”
ore 21, 30 Adorazione Comunitaria
18 aprile - Venerdì Santo
ore 15, 00 Via Crucis
ore 19, 00 Liturgia dell’Adorazione
della Croce
19 aprile - Sabato Santo
ore 23, 30 SS. Veglia Pasquale della
Risurrezione del farmaciagenerica24.com Signore
20 aprile - Domenica di Pasqua
Orari SS. Messe
ore 7, 30
ore 9, 00
ore 10, 30
ore 12, 00
ore 18, 00
ore 19, 30