Stampa questa pagina

Domenica della Misericordia

Scritto da 

La prima domenica dopo Pasqua, una volta chiamata domenica in albis, si chiama oggi “domenica della Divina Misericordia” per volere di Giovanni Paolo II.

Alla base di questa scelta vi è la vicenda straordinaria di una suora polacca, sr. Faustina Kowalska, morta a trentatre anni nel 1938, protagonista di un’esperienza mistica raccolta nelle pagine di un diario.

          A suor Faustina, oggi santa, è apparso Gesù in sembianze che ricordano le descrizioni contenute nella liturgia di domenica prossima: con indosso un abito lungo fino ai piedi e una cintura dorata- simile al Figlio d’Uomo nel passo dell’Apocalisse citato nella seconda lettura; all’altezza del petto, poi, ben visibile sull’abito, la ferita del Cuore come dovette apparire a san Tommaso.

          Secondo la visione di suor Faustina dalla ferita uscivano due raggi, uno di colore pallido e l’altro rosso. Questi raggi significano l’Acqua e il Sangue sgorgati dal suo costato al colpo di lancia ricevuto sulla Croce, e simboleggiano la virtù purificatrice del Battesimo e della Confessione e la virtù rigeneratrice dell’Eucaristia. Il 22 febbraio 1931 fu proprio Gesù a chiedere alla santa di far dipingere e diffondere un’immagine che lo ritraesse in queste sembianze. Egli stesso spiegò così il significato di questa devozione: «Figlia mia, dì che io sono l’Amore e la Misericordia in persona. La piaga del mio Cuore è la sorgente della Misericordia illimitata. […]Figlia mia, dì all’umanità sofferente che si stringa alla Misericordia del mio Cuore, e io la colmerò di pace. […] Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione.”

La fiducia in Gesù è la condizione senza la quale at this site il suo sacrificio va perduto. Il dono della sua morte e risurrezione può arrivare a noi soltanto se lo accogliamo ; se abbiamo fiducia nel suo Amore anche quando può essere difficile credere.
Per questo ai piedi dell’immagine diffusa da santa Faustina campeggia questa scritta: “Gesù confido in te!”